Per i numerosi film, prevalentemente thriller e horror, in cui episodi di stupro inducono a una vendetta più o meno cruenta, rimandiamo alla sezione Rape & Revenge. Ci sono inoltre sezioni specifiche sulla pedofilia e sulla violenza sulle donne.
I titoli di questa lista affrontano il tema con un approccio prevalentemente drammatico: per molestia sessuale si possono intendere una serie di comportamenti diversi, dalla persecuzione psicologica (per cui è proposta anche la sottocategoria sullo stalking) allo stupro. La fontana della vergine di Bergman e Rashomon di Kurosawa sono i due classici che meglio raccontano, seppur in modi diversi, l'orrore e il trauma che ogni violenza sessuale comporta. Meritano una menzione anche Il colore viola, Au Hasard Balthazar e la grandissima interpretazione di Jodie Foster in Sotto Accusa.
Considerando la drammaticità e la delicatezza del tema, non è facile "inquadrare" in modo univoco la maniera in cui il cinema si è occupato dell'argomento: posta la distinzione, segnalata all'inizio del testo, con il filone del cosiddetto Rape and Revenge, che tende a trattare la violenza sessuale in modo pretestuoso (ma anche in questa separazione emergono "zone grigie", come cercheremo di chiarire), ci sono comunque vari approcci: tavolta lo stupro viene perpetrato nell'ambito di una situazione di violenza più ampia, che può essere quella domestica (Ti do i miei occhi), o legata a contesti particolari come la guerra (The whistleblower, Redacted) o la detenzione (La donna che canta). In altri casi si tratta di episodi isolati, estemporanei, che nelle pellicole hanno uno spazio limitato (o persino inesistente, dal punto di vista della messa in scena) ma che segnano in modo irrimediabile il seguito della narrazione. In questi film spesso la storia si sviluppa a partire dal dolore e dalla rabbia della vittima; la ricerca di giustizia e di vendetta è una delle consequenze più frequenti, perciò ci sono diverse pellicole che pur in un impianto drammatico mantengono la struttura vendicativa classica dei revenge movies: è il caso di La fontana della vergine, già citato capolavoro di Bergman, dell'ottimo thriller argentino Il segreto dei suoi occhi (c'è anche il remake made in USA) o del recente Elle.
Le pellicole più significative, banalmente, sono quelle che riescono a penetrare il fenomeno in profondità, ed è sorprendentemente esiguo il numero di opere in questo novero. Le implicazioni possibili, su questo tema, sono molteplici, e riguardano le condizioni fisiche e psicologiche della vittima a breve e a lungo termine, la percezione della donna nella società, gli aspetti legali e processuali, la rappresentazione mediatica degli eventi e altro ancora. L'unico film che abbia provato a compendiare con attenzione tutti questi elementi è Sotto accusa, potente dramma che, come accennato sopra, valse un meritato Oscar alla straordinaria Jodie Foster. Un altro paio di titoli interessanti, e ben centrati sul tema, sono il francese L'amour violé e l'italiano Il vestito da sposa, con Maya Sansa.
Tra i film sulla violenza sessuale recenti ci sono una manciata di thriller sul tema dello stalking e qualche altro titolo da tenere in considerazione: uno è Welcome to New York, curioso - e difficile - tentativo di portare sullo schermo le presunte malefatte (le accuse sono state poi archiviate) del politico francese Dominique Strauss-Kahn. Nel 2016 sono usciti nelle sale anche l'ottimo Elle, con Isabelle Huppert nei panni di una donna che reagisce ad un abuso in modo tutt'altro che passivo, e Il cliente, vincitore dell'Oscar come miglior film straniero e incentrato sulle vicende di una coppia iraniana il cui rapporto entra in crisi dopo che la moglie viene aggredita in casa da uno sconosciuto. Nel 2018 si torna a parlare di stalking nell'ottimo thriller d'autore (il regista è Steven Soderbergh) Unsane.
I migliori film su Molestie e Violenza sessuale.
Traduzione presente