Ha vuelto (2015)
- Título original:
- Er ist wieder da
- Directores:
- David Wnendt
- Productores:
- Lars Dittrich, Christoph Müller
- Guionistas:
- David Wnendt, Mizzi Meyer
- Protagonistas:
- Oliver Masucci, Christoph Maria Herbst, Fabian Busch, Katja Riemann, Lars Rudolph, Michael Kessler, Roberto Blanco, Franziska Wulf, Stephan Grossmann, Patrick Heinrich, Michael Ostrowski, Gudrun Ritter, Paul Maaß, Katharina Abt, Marian Meder, ... Mostrar todo
Trama
En el año 2011, Adolf Hitler se despierta en Berlín, sin memoria de nada sucedido tras el año 1945. Sin casa y sin recursos, Hitler comienza a reinterpretar la Alemania que ve en pleno siglo XXI desde su perspectiva nazi... Adaptación de la novela de Timur Vermes, que plantea la hipótesis, en formato de falso documental -similar a "Borat"-, de qué ocurriría si Hitler hubiera sobrevivido.
¿Cuáles son los temas tratados en la película Ha vuelto?
Ha vuelto es una película sobre Biografías - Política, Nazismo, Periodismo, Racismo y Discriminación, Televisión.
Cybbolo52 • 4 mayo 2016, 21:26
E' un film ambiguo, interessante e ambiguo, divertente, ma anche raggelante, girato come storia classica cinematografica che parte da un'origine surreale metafisica e anche come (finto?) documentario o candid camera assai credibile.
E' molto difficile discernere la satira politica, cruda, a volte becera come nel momento delle barzellette sugli ebrei, assolutamente efficace e urticante, da un qualcosa che sembra un documentario mostruosamente reale circa l'accettazione ancora oggi di vecchi messaggi espressi con una tagliente dialettica, ma poco discostanti da quelli del 1933.
E qui è il raggelante, come anche il comprendere che alcune cose dette circa il progresso, la televisione, l'assenza di valori rispetto ad una volta sono vere, seppure poi piegate ad una causa dalle conseguenze tragiche.
L'Hitler attuale pare incidere alla grandissima ancora oggi, anche se certi messaggi contemporanei reali vengono bollati venialmente come 'populisti', e alcune battute di scena, espresse con uno sguardo che ha del demoniaco aulico d'immagine hitleriana, "c'è qualcosa di me in tutti voi" la più efficace, rendono il film inquietante.
Si ride abbastanza, ma di un riso che forse è inconsapevole.
Al contempo credo che per qualcuno degli spettatori sia scattata la sindrome di Diogene e una vaga depressione nel constatare l'impotenza del dibattersi in una corrente che non si sa quanto sia forte.
Film molto buono anche tecnicamente, pieno di domande, riflessioni, arguto, acutissimo fino ad essere acuminato, e la lama è anche arrugginita e può portare il tetano.