Il piccolo lord

Il piccolo lord (1980)

Titre original:
Little Lord Fauntleroy
Réalisateurs:
Jack Gold
Producteurs:
Norman Rosemont
Scénaristes:
Blanche Hanalis
Cast:
Ricky Schroder, Alec Guinness, Connie Booth, Eric Porter, Colin Blakely, Rolf Saxon, Rachel Kempson, Carmel McSharry, Antonia Pemberton, John Southworth, John Cater, Patrick Stewart, Gerry Cowper, Tony Melody, Barry Jackson, ... Show all

Intrigue

Cedric Errol è un bambino di sette anni, orfano di padre che vive negli Stati Uniti assieme alla madre. Suo padre era il figlio del Conte di Dorincourt, un ricco nobile inglese, che aveva interrotto ogni rapporto con il figlio, dopo che questi aveva sposato una donna americana e non nobile.

Quels sont les thèmes abordés dans le film Il piccolo lord?

Il piccolo lord est un film sur Classes et conflits sociaux, Enfance, Vie humaine et Famille.

Recension de l'utilisateur

una futura eredità di titolo e di beni al sole avvicina un nipote ad un nonno nonostante controversie parentali e il carattere piuttosto arcigno dell'anziano.
cybbolo52

1 commentaires

  1. Cybbolo5217 Mai 2016, 10:37

    Un film che suscita reazioni contrastanti a seconda della modalità critica della visione.
    Infatti due aspetti colpiscono: quello buonista, taralluccico, impostato su una retorica deamicisiana in salsa british che anestesizza da tutto il contesto, e quello politically correct o uncorrect a seconda dei punti di vista, per cui si può intravedere un qualche blando accenno di denuncia sociale roseomarxista.
    Il primo aspetto, per come recepito, si incentra su una storiella incentrata su ammiccamenti, battute edificanti, buoni sentimenti, finale mangereccio ecumenico. E' talmente stordente che si dimentica tutto il resto e forse si può arrivare anche alla commozione in solidarietà partecipativa nell'affabulazione della storia.
    Il secondo aspetto, nell'esame di un certo contesto storico, suscita irritazione ed è recepito, spesso, come provocazione nel seguire scene che poi si devono purtroppo considerare come verosimili. L'aspetto buonista dell'altro piano di visione scompare del tutto o quasi e infastidisce notevolmente il vedere personaggi sfruttati poche scene prima godere felici di un Natale alla tavola del paternalistico padrone che ammannisce cacciagione per la quale in altri giorni dell'anno c'è a guardia una sorta di poliziotto privato armato di archibugio contro bracconieri per necessità da fame nera.
    Sentimenti contrastanti, dunque, alla visione del film, a seconda di come si è predisposti, se vogliosi di evasione o desiderosi di qualche riflessione non superficiale.
    Su tutto, come comune denominatore, di là degli interpreti comunque un pò troppo sopra le righe, trionfa la fotografia e l'ambientazione di un'epoca che per larga parte fortunatamente non esiste più, interessante da analizzare circa un certo tipo di mentalità anglosassone riguardo il concetto di servitù, che a me personalmente ha sempre fatto impazzire di interesse anche in altre pellicole.
    Pellicola interessante, dunque, per scenografie, climax, certo ritmo solenne e incuriosente, paradossalmente non banale anche negli aspetti più banali, che in un modo o nell'altro non può passare inosservata.

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