Les Chemins de la Liberté (2010)

Titre original:
The Way Back
Scénaristes:
Keith R. Clarke, Peter Weir
Réalisateurs:
Peter Weir
Producteurs:
Joni Levin, Nigel Sinclair, Peter Weir, Keith Clark, Joni Levin
Cast:
Colin Farrell, Dejan Angelov, Dragoș Bucur, Ed Harris, Jim Sturgess, Saoirse Ronan, Mark Strong, Alexandru Potocean, Gustaf Skarsgård, Sebastian Urzendowsky, Zachary Baharov, Sally Brunski, Zahary Baharov, Igor Gnezdilov, Stanislav Pishtalov, ... Show all

Intrigue

En 1940, une petite troupe de prisonniers décide de s’évader d’un camp de travail sibérien. Pour ces hommes venus de tous les horizons, s’échapper de cet enfer ne sera que le début de l’aventure… Ensemble, ils vont parcourir plus de 10 000 kilomètres, à travers la toundra sibérienne glacée, traversant les plaines de Mongolie, les fournaises du désert de Gobi puis les sommets de l’Himalaya pour franchir la Grande Muraille de Chine.

What is the movie Les Chemins de la Liberté about?

Les Chemins de la Liberté est un film sur Evasions, Stalinisme, Trekking.

Bande annonce

1 commentaires

  1. Cybbolo5226 Juillet 2016, 21:53

    Un buon film, drammatico più che d'azione, nonostante la tanta azione e una qual difficoltà a credere il tutto come reale: tutto ciò per un certo approfondimento psicologico dei protagonisti di questa lunga fuga attraverso deserti e ghiacciai sotto la neve e le tempeste di sabbia.
    La storia, gabellata come vera, appare evidentemente romanzata ad uso spettacolo. Questo è il limite del film, buono, ma non ottimo, proprio per l'incapacità del regista di sottrarsi al commerciale per il botteghino. Peccato.
    Sarebbe stato un capolavoro nell'approfondimento estremo. Invece, dopo qualche momento di riflessione, si ha la sensazione della degustazione di un prodotto preconfezionato, precotto, con un finale abbastanza retorico e a tirare via, ché l'attraversamento dell'Himalaya non può essere liquidato con poche scene e troppa immaginazione rispetto a tutto il resto trattato con dovizia di aneddotica e dettagli.
    Lo dico di nuovo: peccato. L'americanata ha prevalso ancora una volta, fino anche al taglio della durata del film, moderatamente ragionevole per non spaventare nessuno, per un qualcosa che le scene finali davvero da rabbrividire, documentaristiche a scandire la storia, non sono riuscite a scalzare: una furba commercialità che rende la presente pellicola un buon film, appena un poco più di un film d'azione, buon film drammatico, ma senza coraggio.

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