Teo è un pubblicitario estremamente affascinante che ha una fidanzata, un amante e un passato tormentato alle spalle. Un giorno incontra Emma, non vedente, e rimane affasciato dalla sua grande forza d'animo.
Fausto e Nadine si incontrano per la prima volta in un grande albergo di Parigi, scoprendosi fragili, soli e ossessionati da un'idea di felicità all'apparenza irraggiungibile.
Ispirato all'omonimo saggio storico di Marco Nozza, il film - ambientato dopo l'8 settembre 1943 - rievoca - secondo una visione in soggettiva ed in flashback della protagonista - una strage dimenticata della seconda guerra mondiale, narrando gli eventi collegati ad un rastrellamento nazista compiuto a Meina sul versante piemontese del lago Maggiore.
Marta, dietro il nickname "Viol@", decide di provare l'ebbrezza del sesso virtuale. Il suo interlocutore, un misterioso personaggio di nome Mittler, sembra in grado di compiacerla a tal punto da riuscire a manovrarla in tutto e per tutto anche nella vita reale, lontana dal computer.
Professore universitario vede per strada la terrorista che dodici anni prima gli sparò in testa senza ucciderlo; ha la pallottola ancora nel cranio. La avvicina e lei, che è stata condannata a trent'anni e gode della semilibertà, non lo riconosce e lo scambia per un corteggiatore. Ma la verità viene a galla...
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