Orecchie è un on the road a piedi lungo un giorno, una tragicomica via crucis attraverso una Roma in bianco e nero, la storia di un uomo senza nome che, attraverso svariati incontri, raccoglie pezzi di un puzzle che alla fine compongono l’immagine di se stesso. È una commedia sul senso di smarrimento, di scollamento dalla realtà che ci circonda.

In un elegante albergo ai piedi delle Alpi Fred e Mick, due vecchi amici alla soglia degli ottant’anni, trascorrono insieme una vacanza primaverile.

Armando è un povero diavolo che ha scontato incolpevole una pena lunga trent'anni. Uscito di prigione cerca conforto nella madre, che in seguito a un ictus non lo riconosce più, e nella sorella, che lo considera adesso persona non grata.

Scrittore di un solo libro giovanile, "L'apparato umano", Jep Gambardella, giornalista di costume, critico teatrale, opinionista tuttologo, compie sessantacinque anni chiamando a sé, in una festa barocca e cafona, il campionario freaks di amici e conoscenti con cui ama trascorrere infinite serate sul bordo del suo terrazzo con vista sul Colosseo.

Augusta è una giovane donna in viaggio. Lasciata l'Italia per il Brasile, si lascia portare dalla corrente del fiume, approdando sulle sponde e nella vita degli indios che suor Franca, amica della madre, vuole evangelizzare a colpi di preghiera e bambinelli luminescenti.

Stefano, attore affermato, teme che il successo gli sfugga di mano, lei, Laura, è un'aspirante attrice dalla vita turbolenta. I loro destini si incrociano sul set di un film in costume, legato a un certo immaginario ottocentesco («un po' Adolphe di Benjamin Costant, un po' La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio»).Provano insieme e scatta l'attrazione finché Laura ottiene la parte della protagonista, superando la rivale Chiara (Galatea Ranzi, Tre metri sopra il cielo).

Un famoso e cinico presentatore tv perde il successo e la notorietà, dopo aver ospitato nella sua trasmissione una ragazza costretta su una sedia a rotelle che lo umilia senza pietà.

Pietro, milanese trentasettenne, separato e padre di un bambino che vede di raro, si imbatte in Pabe, una zingara che disturbe i clienti del grande magazzino in cui l'uomo è addetto alla sicurezza.

La storia del film è incentrata sul rapporto di Emilio, un ragazzo minorenne intelligente e sensibile, con suo padre Dario che insegna all'Università di Milano.

In crisi esistenziale e creativa, alle prese con un film da fare, un regista fa una sorta di mobilitazione generale di emozioni, affetti, ricordi, sogni, complessi, bugie.

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