Hammamet, fine del secolo scorso. Il Presidente ha lasciato l'Italia, condannato per corruzione e finanziamento illecito con sentenza passata in giudicato.

Sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena.

Nel film si alternano 20 interviste ad anziani uomini provenienti da ogni parte d'Italia e appartenenti a ogni classe sociale, che rimangono anonimi fino ai titoli di coda, e che raccontano ciascuno gli episodi più significativi della giovinezza in relazione alla propria omosessualità. Le interviste sono alternate a frammenti di documentari, film, programmi televisivi prodotti in Italia tra gli anni quaranta e gli anni settanta.

Paolo ha quindici anni ed è handicappato dalla nascita a causa di complicazioni sopravvenute durante il parto, in cui la madre perse la vita.

Giovanni e Pietro sono due fratelli siciliani emigrati a Torino sul finire degli anni Cinquanta in cerca di quel lavoro che al Sud mancava.

Due faccendieri italiani, Fiore e Gino, comprano un calzaturificio statale in Albania. Trovano anche un "uomo di paglia" come socio locale, un povero vecchio con problemi mentali, Spiro.

Palermo, anni Trenta. Un giudice tenta di scagionare, nei limiti impostigli dalla legge, un uomo accusato di pluriomicidio. Il suo obiettivo è fare cambiare la condanna in ergastolo evitando al suo assistito la pena di morte.

Il film cinetelevisivo che Amelio dedicò al gruppo di ricercatori che facevano capo ad Enrico Fermi presso l’Istituto di Fisica Atomica (“una materia che non esiste” come la definiscono i funzionari dell’Istruzione fascista) dell’Università di Roma

La storia del film è incentrata sul rapporto di Emilio, un ragazzo minorenne intelligente e sensibile, con suo padre Dario che insegna all'Università di Milano.

Uno studioso inglese, ammiratore di Dante, Leonardo e Giotto, nella Firenze degli anni Trenta crede di scoprire un genio in un ragazzetto di sette anni.

Più che alla vita di Tommaso Campanella (1568-1639), monaco domenicano, filosofo e rivoluzionario calabrese, la vicenda s'ispira alla sua opera maggiore, La città del sole (1603), e al suo tema centrale: il ruolo dell'intellettuale in rapporto al potere, all'azione, all'utopia di uno Stato comunistico e teocratico.

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