Alessandro (Andrea Carpenzano) è un ventiduenne trasteverino ignorante e turbolento; Giorgio (Giuliano Montaldo), invece, è un ottantacinquenne poeta dimenticato.

Marco è sposato con una donna bellissima, ha un figlio e un ottimo lavoro. Tutto sembra perfetto, almeno finché sua moglie, con la quale sta insieme da quasi 25 anni, gli annuncia che ha un altro uomo e vuole la separazione.

Bruno è un marito e padre affettuoso ma inaffidabile. Per usare le parole di chi lo conosce bene, è "inconcludente, superficiale, distratto, illuso e sognatore": tutte caratteristiche pericolose nell'era della crisi, in cui trovare un lavoro stabile per chi è "senza competenze" e con troppi grilli per la testa diventa una missione impossibile.

Quattro ragazzi, un’auto rubata, un viaggio – e un sogno – unico, che li porterà a vivere un’esperienza irripetibile. Il narcolettico Mattia (Guglielmo Amendola), l'internet-dipendente Augusto (Emanuele Propizio), l'ossessivo compulsivo Leonardo (Federico Costantini) e Guglielmo (Vincenzo Alfieri), affetto da sindrome di Tourette, si incontrano a Villa Angelika, dove hanno deciso di ricoverarsi per curare i loro disturbi.

Serena e Marcello sono innamoratissimi e stanno per sposarsi a Beverly Hills dove lui possiede un ristorante. Lei va con le amiche a festeggiare l'addio al celibato e si mostra pudica.

La ricetta è semplice e quest'anno piuttosto efficace. Si prendono due divorziati (Ghini e De Sica) molto diversi tra loro (uno è un professore di etica e l'altro un palazzinaro) e li si fa finire insieme in vacanza a Rio all'insaputa di tutti.

Accio è la disperazione dei suoi genitori, scontroso e attaccabrighe, un istintivo col cuore in gola che vive ogni battaglia come una guerra.

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