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Martino, giovane napoletano svogliato e pessimista, si trasferisce in Alto Adige per stare da sua sorella Caterina, donna energica e lavoratrice.
Dopo l'ennesima bravata, il sedicenne Giulio (Vincenzo Crea), che è un ragazzino allampanato, timido ed emotivamente fragile, viene spedito dalla madre in un collegio d'élite, una fucina di "futuri dirigenti" camuffata da castello asburgico arroccato tra le Alpi.
Tardo Medioevo. Agostino vive in povertà con la moglie Nina e il figlio Giovanni nei pressi di uno sperduto villaggio montano. A causa della montagna, la sua terra è perennemente all'ombra e questo la rende quasi impossibile da coltivare. Piuttosto che abbandonare il luogo che sente suo, Agostino decide di abbattere il monte...
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