Armida Miserere è una donna in prima linea. Direttrice del carcere di Milano-Opera, ama Umberto Mormile, educatore nello stesso penitenziario.

Il giovane Michael Kovak aiuta il padre nell’impresa funebre di famiglia. Per fuggire Michael entra in seminario, pur senza una vera vocazione.

Un imprenditore milanese che ha perso la propria posizione si ritrova a dirigere una cooperativa di ex pazienti di ospedali psichiatrici.

Emma Martano, nata da famiglia operaia di origine meridionale trapiantata a Torino, è impiegata alla FIAT nel settore informatico. Ha lavorato fin da piccola per cercare di emanciparsi, ora sta per laurearsi in matematica ed è prossima a sposare Silvio, un dirigente dell'azienda torinese, vedovo, con una figlia. È il settembre 1980, la FIAT annuncia che licenzierà quindicimila operai ed ha inizio il lungo durissimo sciopero che durerà 35 giorni.

A Bussi, un paesino della montagna pescarese, vive Cenzo, che ha passato trent'anni in fabbrica prima che il suo reparto chiudesse.

Amber (Madonna) si reca in vacanza nel Mediterraneo col marito Anthony e alcuni amici intimi. Arrivati in Grecia decidono di noleggiare una barca e di assoldare alcuni marinai del luogo per traghettare fino in Italia.

Il 23 maggio 1992 muore in un tremendo attentato il giudice Falcone, insieme alla moglie e tre uomini della scorta.

In un paese sperduto della Sicilia muore una persona anziana. Al capezzale il figlio Alex, la moglie Mara, cugini, nipoti e cognati.

3 personaggi principali: Nestore, vecchio ronzino bianco; Gaetano (Sordi), vecchio vetturino destinato all'ospizio, e il suo nipotino Ferruccio (Ripaldi). Dovrebbero portare il cavallo al mattatoio, ma Nestore si ribella.

Un famoso e cinico presentatore tv perde il successo e la notorietà, dopo aver ospitato nella sua trasmissione una ragazza costretta su una sedia a rotelle che lo umilia senza pietà.

Sotto gli spalti di un castello medievale del X secolo, per ordine del signore del luogo, viene eseguita un'esecuzione in pubblico, ad opera del boia Folco, assistito da Baino, un giovane non ancora indurito, ma accuratamente scelto come apprendista.

Un'intervista da parte di un gruppo di giornalisti giapponesi è il pretesto che permette a Fellini di far vedere il suo cinema da dietro la macchina da presa: questo è il fulcro centrale di quello che il regista appellò come "un filmetto", ma che in realtà nasconde tutta la filosofia del grande maestro.

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