Anna dai capelli rossi è l'adattamento dell'omonimo romanzo per ragazzi della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, che ha attinto a piene mani dai ricordi della propria infanzia per la stesura del libro.

Nel 1944, un sergente tedesco riceve dal suo generale il delicato incarico di preparare un incontro con gli americani in vista delle trattative per la pace separata che dovrebbe esserci dopo la morte di Hitler, eliminato dal complotto degli ufficiali antinazisti.

La storia prende spunto dagli esperimenti del dottor Josef Mengele, il famigerato scienziato del Terzo Reich che, dopo avere compiuto atroci esperimenti nei lager nazisti, prosegue, durante la latitanza in Brasile, la sua operazione di "pulizia" della razza ariana.

Verso la fine del 1943 Hitler, entusiasmato dall'avventurosa liberazione di Mussolini prigioniero sul Gran Sasso, affida all'ammiraglio Canaris il compito di studiare un piano per rapire Churchill.

Nel 1944, Julien Dandieu opera come chirurgo nell'ospedale di Montauban, in Francia. È un pacifista convinto e aiuta i partigiani curandoli di nascosto.

Un istituto di ricerca tedesco sta da qualche tempo seguendo un programma estremamente avveniristico che, con l'aiuto di un elaboratore sofisticato chiamato "Simulacron", sta producendo una ricerca su una realtà simulata grazie alla quale i comuni concetti di spazio e tempo verrebbero stravolti.

Durante la seconda Guerra Mondiale i tedeschi decidono di far saltare un ponte a Remagen, un paese sulla riva del Reno.

Verso la fine della seconda guerra mondiale, il generale Dietrich von Choltitz riceve l'ordine di bruciare Parigi se divenisse chiaro che gli alleati stessero per invadere, o se non si potesse mantenere il controllo della città. Dopo molte riflessioni, Choltitz decide di ignorare i suoi ordini, facendo infuriare i tedeschi e dando speranza a varie fazioni di resistenza che la città venisse liberata.

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