Sono i primi anni ’70, un periodo di grandi sconvolgimenti sociali mentre negli Stati Uniti infuria la lotta per i diritti civili.
Sam (Brock Harris) è un donnaiolo che non perde mai l'occasione di conoscere nuove ragazze. Dopo aver lasciato un addio al celibato ubriaco e arrabbiato, si imbatte in un negoziante (Stacy Keach) che gli offre una bevanda misteriosa.
Quattro persone vestite da imbianchini entrano nell'affollata hall del Manhattan Trust, una succursale di un'istituzione finanziaria internazionale a Wall Street.
Billy Chapel, campione di baseball dei Detroit Tigers a fine carriera, affronta l'ultima partita prima del ritiro; il vecchio proprietario ha infatti venduto la squadra e l'anno seguente verrà ceduto ai San Francisco Giants.
L'estate di Sam è quella newyorkese del 1977, quando un caldo torrido straziava il sistema nervoso e il carattere degli abitanti della città. Nel corso di un blackout ladri e saccheggiatori depredano la città. Ma il vero terrore si diffonde quando un misterioso psicopatico prende ad aggirarsi per le strade notturne uccidendo a caso con una calibro 44.
Una coppia di divorziati e tantissimi altri personaggi chiave nella New York dei ricchi. Ritmo incalzante nell'azione e nei dialoghi.
New York, anni venti: l'autore teatrale David Shayne presenta al suo produttore una nuova commedia, God of Our Fathers, ottenendo un finanziamento per metterla in scena a Broadway.
Henry Hill, figlio di emigranti italo-irlandesi, fin da giovane entra a far parte della piccola mafia dei quartieri poveri di New York.
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