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Mentre Cartagine dichiara guerra a Roma, l'esiliato Hiram entra in città per rivedere la sua donna. Intanto la romana Fulvia è designata a essere sacrificata al dio Moloch.
L'epopea del giudeo Ben-Hur, arrestato dall'amico Messala, tribuno dell'impero romano, inviato nelle galee come schiavo, riuscirà, dopo aver salvato il console Ario, a diventare un ricco romano e a tornare in patria per vendicarsi.
Piccola battona romana è derubata e quasi ammazzata da un rispettabile impiegato cui ha affidato tutti i suoi risparmi nella speranza di farsi sposare e rifarsi una vita.
L'ingenua Gelsomina è venduta a Zampanò, rozzo girovago che si esibisce nei paesini con giochi di forza e che la usa e ne abusa.
Nel 1935 un impiegato è costretto, contravvenendo al suo crdo politico, a prendere la tessera fascista. Subito dopo la guerra, al momento dei conti, verrà accusato di essere stato fascista e per questo verrà licenziato.
Un prigioniero americano, tenuto nascosto da alcuni contadini umbri, si incontra, ubriaco, con un soldato tedesco pure lui ubriaco. I due credono che la guerra sia finita e si abbracciano commossi.
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