Nel 1823 al manicomio di Vienna Antonio Salieri, acclamato musicista di Corte, confessa un tremendo segreto: ha consumato la vita nel tentativo di distruggere Mozart, volgare e libertino, indegno, secondo lui, dei doni divini.
Nel XIII secolo il vecchio Kozlík (Josef Kemr) viene arrestato dai soldati del re; il figlio Mikoláš (Frantisek Velecký) chiede aiuto a Lazar (Michal Kozuch), capo del clan rivale, ma viene respinto.
Mano a mano che gli alleati si avvicinano al campo di concentramento di Buchenwald, i prigionieri polacchi trovano la forza di sopravvivere
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