Molto prima della saga di Don Vito Corleone e i suoi accoliti, il crimine organizzato ha imperversato sul grande schermo portando il pubblico nelle bettole più losche e nei locali più malfamati, raccontando storie di uomini cresciuti per strada e destinati perlopiù a fiinire male: forse non tutti sanno che il celebre Scarface con Al Pacino è il remake di un altrettanto famoso film del 1932. Ci sono pellicole di ogni epoca e provenienti da ogni parte del mondo, e l'elenco ovviamente si allunga di continuo. In questa lista di film di mafia il grado di attinenza medio indica che il mondo malavitoso fa da sfondo alla vicenda; quando è alto generalmente la trama si addentra in profondità nei meccanismi criminali e i protagonisti sono gangster, boss, sicari e soci.
Per chi è in cerca di opere apertamente contro la mafia, magari per affrontare il tema a scopo didattico, è altamente consigliata l'intervista al super-esperto Antonio Nicaso, giornalista, saggista e docente universitario che da oltre trent'anni si occupa di questi temi.

Chicago, Al Capone e l'immaginario dei ruggenti anni '30

Auto d'epoca sbrilluccicanti, eleganti trench, sigari e cappelli... Per decenni la criminalità organizzata al cinema si è avvalsa di elementi caratteristici ben precisi. All'epoca non si parlava di mafia, bensì genericamente di gangster movies, opere criminose accuratamente studiate con le giuste dosi di piombo, scazzottate e pupe dalla dubbia moralità. Questa impostazione, spesso ricalcata sulle suggestioni legate alla scena di Chicago e agli anni '30 del secolo scorso, si è protratta ben oltre il periodo della sua ambientazione. In altre parole non si è mai smesso di produrre film di gangster. Basti pensare che il personaggio di Al Capone ha avuto (tra gli altri) il volto di Rod Steiger (nel film omonimo), quello di Jason Robards nel 1967 (Il massacro del giorno di San Valentino ) e di Robert De Niro (The Untouchables - Gli intoccabili, del 1987). Solo negli ultimi anni sono usciti Gangster Squad , con un cast grandioso e La legge della notte con Ben Affleck, ambientato durante gli anni del proibizionismo.

Dal cinema italiano alla rivoluzione del Padrino. Dalla mafia italo-americana a quella russa

Negli anni '60 comincia un graduale abbandono degli stereotipi più stantii in favore di un ritratto più lucido delle dinamiche criminali. In Italia escono alcuni film che si concentrano sulle intricate relazioni di potere tra stato, mafia e società civile. Processo alla città di Luigi Zampa è una sorta di precursore ma sarà in particolare Francesco Rosi, con Salvatore Giuliano prima, e Le mani sulla città poi, a emergere come l'autore più incisivo e innovativo rispetto al tema. Da questa produzione scaturirà un consistente corpus di opere che comprende sia i cosiddetti "poliziotteschi", sia importanti opere di denuncia, fino al significativo caso di Suburra (2015), film su Mafia Capitale realizzato pochi mesi prima che emergesse (con vicende incredibilmente analoghe a quelle narrate nella pellicola) lo scandalo sulla corruzione a Roma.
Un altro fondamentale momento di rottura giunge negli anni '70, quando Francis Ford Coppola comincia la complessa lavorazione del film destinato a rivoluzionare il genere. Tra i molti meriti da ascrivere a Il Padrino c'è senz'altro quello di entrare per la prima volta in profondità nelle pieghe dell'organizzazione criminale, mostrandone la struttura patriarcale e le infiltrazioni politiche. C'è inoltre il grande risalto dato alla componente italiana della famiglia Corleone: gli elementi mediterranei (quasi folkloristici) che alimenteranno il filone sulla mafia italoamericana.
L'attenzione alle caratteristiche specifiche delle varie organizzazioni criminali finirà per coinvolgere, qualche anno più tardi, anche i film sulla mafia russa, a sua volta legata a riti e codici molto tipici, come quelli espressi dalla pratica dei tatuaggi.
Le varie sottocategorie proposte servono a specificare il campo di interesse. Dove non è precisata una tipologia specifica (italiana, italo-americana, russa o orientale) significa che non c'è una particolare connotazione culturale o, al contrario, che il tipo di organizzazione criminale è troppo peculiare per essere raccolta in una sezione a parte.

Le migliori serie tv sulla mafia

Questi anni, si sa, hanno sancito l'enorme successo del racconto seriale, e il filone mafioso è stato uno dei primi a proliferare anche sul piccolo schermo: per quanto concerne la produzione italiana, i meno giovani ricorderanno le innumerevoli edizioni di La piovra (quando ancora si usavano termini come "sceneggiato" o "telefilm". La mini-serie Il capo dei capi è stata la prima ad elevare il livello medio (piuttosto modesto, a dire il vero) delle fiction nostrane. Romanzo Criminale e Gomorra, entrambe siglate dall'ottimo Stefano Sollima, hanno alzato ulteriormente l'asticella in vista dell'attesissimo nuovo progetto di Suburra – La serie.

Sul fronte internazionale, o più semplicemente americano, I Soprano sono da considerarsi imprescindibili, ed è ottima anche Broadwalk Empire, ambientata durante gli anni del proibizionismo e con un taglio ovviamente old fashioned. Breaking Bad e Narcos, pur concentrandosi molto sugli aspetti legati alla droga, possono essere citate con pieno diritto in questa lista, così come l'interessante Animal Kingdom, basata sull'omonimo film australiano di David Michod del 2010.

I film di mafia recenti: nel 2019 'La paranza dei bambini' e 'Il traditore'

Per chi è già ferratissimo in materia ma necessita di un aggiornamento può essere utile studiare la lista (che di default è ordinata in base alla novità). Le nuove opere più interessanti? Molte sono Made in Italy: Falchi , Suburra, il documentario Robinù e il sottovalutato Pericle Il Nero sono tutti da vedere. Sul fronte estero, stranamente, c'è meno originalità: Black Mass - L'ultimo gangster e Legend sono buoni ma non eccezionali, mentre Codice 999 e The Accountant , validi thriller di azione, non sono sono film di mafia in senso stretto: il grado di attinanza medio indica infatti che gli aspetti legati al mondo della criminalità organizzata restano più che altro sullo sfondo. Infine, per gli appassionati del genere, c'è il nuovissimo Gotti - Il primo padrino, film biografico su uno dei più potenti esponenti della criminalità organizzata italoamericana.