In un piccolo paese della Bassa Padana, Don Camillo, il parroco, e Peppone, il sindaco comunista, si trovano in contrasto, ma finiscono col mettersi d'accordo, lasciandosi guidare dal buon senso.
Sulla spiaggia di Torre Annunziata viene ritrovato il cadavere di Gennaro Ruotolo ed a casa sua viene poi rinvenuta uccisa anche la moglie, Le indagini della Polizia, condotte dal delegato Perrone, si infrangono contro un muro di omertà. Il Giudice Antonio Spicacci si trova pertanto davanti ad una ipotesi di archiviazione, ma questa conclusione non lo convince e trova nel Procuratore del Re un incoraggiamento a continuare l'inchiesta.
Don Camillo, trasferito in un paesino di montagna, pensa con nostalgia alla sua vecchia parrocchia. Anche i suoi parrocchiani lo rimpiangono, incluso il sindaco comunista, suo rivale, che gli salverà anche la vita.
Il sindaco Peppone si presenta candidato nelle liste del Fronte Popolare (la sinistra unita) per le elezioni del 1953, ma gli occorre la licenza di quinta elementare.
Nel 1860 Garibaldi raccoglie mille volontari e raggiunge la Sicilia per scacciare i Borboni.
Nominato Monsignore, don Camillo è coinvolto con Peppone senatore nei fatti del luglio 1960, a Roma. Tornano poi a casa a rimettere pace tra cattolici e comunisti.
Salvatore Giuliano è un famoso bandito del movimento separatista siciliano, sorto nel secondo dopoguerra. Compiendo azioni criminose contro uomini dello stato Giuliano diventò inconsapevolmente uno strumento della mafia.
Salvatore, sindacalista, torna nella sua Sicilia e cerca di organizzare le lotte sociali dei lavoratori ma si scontra con gli interessi dei mafiosi.
Eduardo Nottola è un personaggio spregiudicato che ricopre un doppio ruolo: è sia un costruttore edilizio che un consigliere comunale della città in questione, e porta avanti il suo piano di speculazione edilizia che cambierà per sempre il volto della città.
Due storie distanziate da millenni. Nell'antichità, un gruppo di selvaggi impara a nutrirsi di carne umana, finché la "società" li condanna a morte.
Film diviso in quattro episodi. Ne 'La bomba alla televisione': un regista d'avanguardia realizza un servizio per la televisione di stato assolutamente improponibile.
Vedova di un operaio ucciso dalla polizia durante una manifestazione s’innamora del suo nemico di classe, il padrone della ditta in cui lavora.
A Boston, nel 1920, due immigrati italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, vengono accusati di rapina a mano armata e omicidio.
La fabbrica italiana degli anni settanta. Si racconta il rapporto alienato degli operai con la macchina e i tempi di produzione.
Benché in possesso di prove in grado di scagionarlo, un giudice particolarmente ligio al dovere condanna un uomo di comprovati orientamenti fascisti per l'omicidio di un tossicodipendente.
Unendo con rigore cronaca, ricostruzione documentaria e libera rievocazione, attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti e punti di vista (interviste, reportage, diapositive, intervenendo talvolta in prima persona per la formulazione di domande contestuali alla realizzazione del film) Francesco Rosi realizza con notevole efficacia il ritratto di Enrico Mattei " l'italiano più potente dopo Giulio Cesare".
Nel Parlamento viene eletto il nuovo Presidente della Repubblica. L’onorevole Giacinto Puppis, ha molte probabilità di battere l’altro candidato, l’onorevole Torsello.
Il tempo passa anche nel paesino di Peppone e Don Camillo e cambiano anche le abitudini degli abitanti.
Da una novella di Lev Tolstoj. Un anarchico insurrezionalista organizza una sommossa popolare che fallisce miseramente: viene arrestato e condannato a morte.
Durante alcuni dei giorni più drammatici della storia italiana, successivi all'attentato in Piazza Fontana a Milano, il redattore-capo di un importante quotidiano nazionale manipola e strumentalizza a fini politici la cronaca di un reato a sfondo sessuale.
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