Nell'estate 1952 Mario Ruoppolo, postino ausiliario nell'isola Salina delle Eolie, ha come unico destinatario da servire il poeta cileno Pablo Neruda, esule con la moglie.

Durante gli "anni di piombo", al professor Bruschi, vecchio comunista, viene lasciata in custodia dal figlio Oliviero la nipotina Mescalina, detta Papere.

Giacinto, emigrato pugliese, è il patriarca di una numerosa famiglia di debosciati accampati in una baraccopoli della più degradata periferia romana: egli è ossessionato dal timore di venire derubato del proprio danaro dai famigliari che gli gravitano intorno.

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