L'implacabile

L'implacabile (1987)

Titolo originale:
The Running Man
Regia:
Paul Michael Glaser
Produzione:
George Linder, Tim Zinnemann
Sceneggiatura:
Steven E. de Souza
Cast:
Arnold Schwarzenegger, Richard Dawson, María Conchita Alonso, Yaphet Kotto, Jim Brown, Jesse Ventura, Erland van Lidth, Marvin J. McIntyre, Gus Rethwisch, Professor Tanaka, Mick Fleetwood, Franco Columbu, Sven-Ole Thorsen, Dweezil Zappa, Karen Leigh Hopkins, ... Vedi tutti

Trama

Entro il 2017, l'economia globale è crollata e la società americana è diventata uno stato di polizia totalitario, censurando ogni attività culturale.

Quali sono i temi trattati nel film L'implacabile?

L'implacabile è un film che parla di Carcere e Detenzione, Giochi Mortali, Tv, Futuro distopico.

Trailer

1 commenti

  1. Cybbolo528 settembre 2016, 19:33

    Il vecchio Arnold, con il suo repertorio espressivo che si riduce a questa espressione e questa espressione, non può essere definito sicuramente un grande attore, ma può altrettanto sicuramente ritenersi un attore intelligente: ha nel suo palmares una serie di films con soggetti interessanti che intrattengono in pura evasione e suscitano anche riflessioni più o meno profonde circa tematiche per lo più riguardanti un futuro distopico (la serie dei vari Terminator, Total recall).
    Il soggetto di questo film, tratto liberamente da Stephen King, è incentrato per l'appunto su un futuro distopico con innervature godibili riguardo un ipotetico, ma neanche tanto, futuro della televisione, considerata il mezzo di governo di intere masse. Si aggiunga un meccanismo di sfida ad ostacoli per la sopravvivenza, sullo stile di un videogame, l'eterna lotta della giustizia contro l'iniquità del potere, qualche siparietto alleggerente e azione a pacchi in atmosfere variegate dall'iperevoluto del civile fino all'antitesi quasi postatomica dei reietti, ed il successo del film non può che confermarsi.
    La mano ferma della regia ditribuisce a piene mani schiaffoni ai cattivi e zuccherini agli eroi in potenza ritmica notevolissima. Si aggiunga la caratterizzazione di Dawson, il Pippo Baudo cattivo futuro, che assommata alle atmosfere di lustrini e retroscena cinici sberleffa la tv in maniera feroce.
    Tutto ottimo, dunque, anche se a voler trovare il pelo nell'uovo, suscita un iniziale imbarazzo il doppiaggio del cattivissimo presentatore con la voce di Benny Hill. Si ridacchia in principio, ma poi la voce stridula ha un suo perché.
    Ottimo film, superiore alla media.

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