Ismail e Hassan sono due fratelli, migrati dall'Afghanistan all'Italia in tenera età. Quando Ismail ritiene di aver finalmente ritrovato un contatto con la propria madre insiste per vederla, nonostante lei neghi tutto.
Il giovane immigrato Aryan viene ferito mentre attraversa illegalmente il confine ungherese. Terrorizzato e in stato di shock, capisce di aver acquisito il potere di levitare a comando.
A Helsinki si incrociano i destini del cinquantenne Wikhström, che ha deciso di cambiare vita lasciando la moglie e il lavoro di venditore per aprire un ristorante, e del giovane rifugiato siriano Khaled.
Quando un aspirante investigatore privato proveniente dal Medio Oriente giunge in America, diventa immediatamente il principale sospettato in una cospirazione per far scoppiare la Terza Guerra Mondiale.
Ambientato a Lampedusa, isola-simbolo dei migranti, "Fuocoammare" è l'unico film italiano in gara alla Berlinale 2016. Dall'autore di "Sacro GRA", Leone d'oro al Miglior Film alla 70a Mostra del Cinema di Venezia.
Il film è ambientato a Venezia, dove un gruppo eterogeneo e sgangherato di fedeli musulmani viene spossessato della loro moschea, che diventa il salone di una parrucchiera turca.
Una favola di disobbedienza civile che risolve con estro il dibattito sul diritto alla mobilità.
Ali insegna, scrive libri e ha una relazione con una ragazza. Sua madre invece non si rassegna alla nuova vita ed è tormentata dal desiderio di tornare al villaggio: prepara ripetitivamente i bagagli per partire, convinta che amici e vicini abbiano già lasciato Istanbul per tornare alle origini, e spesso vaga per la città. Ali cerca di spiegarle che nessuno ha fatto ritorno, si prende cura di lei affettuosamente e fa di tutto per cercare la vecchia canzone tradizionale che lei desidera tanto ma che nessuno
Zana ha sette anni e suo fratello Dana dieci. Sono bekas, ovvero completamenti soli al mondo. Hanno perso tutta la loro famiglia nella guerra del Kurdistan iracheno contro le truppe di Saddam Hussein, nei primi anni ’90. Vivono al limite della sussistenza.
Protagonista del film è la famiglia Yilmaz, emigrata in Germania dalla Turchia negli anni 60 e giunta ormai alla terza generazione.
Quattro musulmani residenti a Londra decidono di aprire una cellula di terroristi suicidi. Tra di loro c'è chi decide di addestrarsi in Pakistan, e chi invece si dedica al reclutamento: ma sono stupidi e maldestri e gli esiti saranno insieme tragici e ridicoli.
Diego, italiano, e Waid, siriano, vivono a Roma e sono entrambi padri di bambini disabili. Diventano amici, ma Waid scompare misteriosamente e Diego viene preso di mira dai Servizi Segreti.
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